Guida ai Diamanti – Tutto quello che ti serve sapere

Conoscerli bene, è semplice ?.
Di sicuro conoscete le 4C (Cut, Color, Clarity, Carat), i 4 parametri fondamentali per determinare la qualità dei Diamanti, nè parleremo e illustreremo sicuramente, menzionarli è d’obbligo.
Pensate veramente che conoscere le 4C sia sufficiente per poter dire di conoscere i Diamanti?
Molti ci chiedono se i Diamanti durano per sempre, se e come può accadere che perdano lucentezza e come poterli mantenere belli e splendenti nel tempo.
A volte ci fanno domande sui Diamanti, spesso si dà per scontato che tutti nè conoscano la natura e le caratteristiche, ma non è sempre così.

In questo articolo tratteremo gli argomenti con gradualità, partendo da conoscenze basilari, rispondendo per quanto possibile a domande e curiosità più comuni, arrivando anche a toccare e se richiesto dai nostri lettori, ad approfondire aspetti tecnici e scientifici sull’argomento, cercando di evitare di dilungarsi troppo.

L’argomento verrà affrontato nel miglior modo possibile, con semplicità, sfruttando la conoscenza e il supporto di Gemmologi, Orafi, Tecnici e addetti alla vendita, che ogni giorno parlano e si confrontano direttamente con le persone e i clienti all’interno della nostra Azienda.
Se desiderate maggiori spiegazioni o chiarimenti su un determinato argomento, scriveteci e faremo il possibile per accontentarvi.

Conoscere i Diamanti

Pietre tra le più commercializzate, conosciute e desiderate, i Diamanti hanno seguito la storia dell’uomo e della sua evoluzione, facendolo sognare, adornando i più belli gioielli di sempre, di famosi Imperatori e Regnanti.
Ormai si pensa di sapere tutto su questa fantastica pietra, da sempre considerato il Re delle Gemme Preziose.

4C dei Diamanti (Cut, Color, Clarity, Carat):

Taglio (Cut)

Fattore determinante per ottenere la massima lucentezza e luminosità da una gemma, è un fattore determinante per i Diamanti e per qualsiasi Gemma in generale.
Il taglio più utilizzato e diffuso, è il taglio a Brillante rotondo, quindi correttamente si dovrebbe parlare di: Diamanti a taglio Brillante Rotondo, Ovale, Pera-Goccia, Navette-Marquise, Princess, Radiant, Cuore, Cuscino, Trilliant; a Gradini come taglio a Smeraldo quadrato e rettangolare, e altri tagli misti e a fantasia. Commercialmente il più usati e diffusi sono i Diamanti a taglio Brillante Rotondo (come già detto), questo tipo di taglio presenta 57/58 faccette in totale, 32+1 sulla parte superiore (Corona), 24 sulla parte inferiore (Padiglione) + 1 aggiuntiva, se l’Apice viene sfaccettato; molto spesso, le persone tendono ad abbreviare i termini quando utilizzati molto, frequentemente si sente parlare di Brillanti, termine con il quale si tende ad indicare i Diamanti taglio Brillante Rotondo, ma non sarebbe corretto, in quanto il taglio a Brillante rotondo può essere applicato anche ad altre Gemme preziose e Non.

Il taglio a Brillante moderno come oggi noi lo concepiamo, nasce nel 1919 da Tolkowsky, questa comunque non è l’unica versione dei tagli moderni, ma è di sicuro il punto di partenza e riferimento dell’era del taglio moderno a Brillante.
Oggi in molti paesi i più importanti Marchi-Brands utilizzano Diamanti tagliati con proporzioni molto buone, garantendo così elevati standard qualitativi, questo non preclude il fatto che sul mercato non ci siano Diamanti tagliati con proporzioni mediocri o scadenti (fatto sempre meno frequente col passare degli anni).

E’ vero anche l’opposto, ovvero negli ultimi anni con il sorgere di fattori tecnologici piu’ avanzati, sono stati studiati e realizzati tagli dei Diamanti con precisione assoluta, riuscendo ad ottenere una luminosità mai vista prima.
In genere non vengono montati in serie nella normale gioielleria, in quanto questi tagli eccellenti, portano ad un maggiore scarto del Diamanti grezzi in fase di taglio e quindi alzano il prezzo al ct. dei Diamanti, possono arrivare ad aumenti medi tra il 10% e il 20%, in riferimento a pietre simili.

Bisogna far notare che in genere questi tagli eccellenti applicati ai Diamanti, sono apprezzabili sopratutto su pietre che abbiano un minimo di dimensione, più sono grandi e più si riesce ad apprezzare questa differenza del taglio Ottimale ed Eccellente.

Colore (Color)

Scala dei Colori di riferimento per i Diamanti, viene spesso mal compresa dalla maggior parte delle persone non addette al settore, questa scala esemplifica chiaramente la scala dei Bianchi del Diamante, infatti è una serie di tonalità di Bianchi e non di proprie e vere differenze tra Colori dei Diamanti, questa scala è dedicata esclusivamente ai Diamanti “incolore/bianchi”, non viene assolutamente utilizzata per i Diamanti Fancy Colour, i cui Colori sono: Giallo, Rosa, Marrone, Nero, Verde, Azzurro/Blu, Rosso.
Questo determina tra la maggior parte dei clienti l’errata convinzione che 1 singolo grado di Colore di differenza tra un Diamante e l’altro sia visibile facilmente a occhio nudo su gioielli montati.

Così non è, i Diamanti montati e quindi sottoposti anche al riflesso del metallo adiacente non permette spesso di vedere differenze per 1,2 scale di Colore (dipende anche dalla sensibilità dell’occhio).
E’ evidente che stiamo parlando di piccolissime differenze che nei Diamanti nè aumentano o diminuiscono il valore e la preziosità, sicuramente, ma non in maniera evidente come si potrebbe pensare.
Alcune persone, per far comprendere meglio la scala dei Bianchi usata per i Diamanti, usano l’esempio di 1 caraffa d’acqua, alla quale si aggiunge 1 goccia alla volta di Colore, ogni goccia rappresenta a livello “illustrativo” 1 grado di Colore, quindi stiamo parlando di piccolissime differenze.
Come potrete vedere dall’immagine la scala dei Colori dei Diamanti và dalla lettera D alla Z, dove D è totalmente incolore e “Z” stà per giallino-giallastro (ma Non Giallo), quando l’intensità di colore supera il grado Z si parla di Diamanti Fancy Colour, fino ad oggi sono stati classificati quasi 300 diverse colorazioni.

Commercialmente la selezione più utilizzata, per Diamanti utilizzati in gioielli in Oro o Platino, con Brands di un certo rilievo, è compresa tra i Colori F e H; questo non preclude la possibilità di utilizzare altre colorazioni di Bianchi (ovviamente).

Purezza (Clarity)

Questo punto merita dei chiarimenti importanti, non basta semplicemente dire che questa scala dei Diamanti indica quali Gemme siano più o meno pure o belle.
Vedrete che comunemente, si userà il termine “Purezza”, in quanto la traduzione esatta (Clarity=Chiarezza) non rende molto nella nostra lingua.
Cosa basilare: stiamo parlando non di purezze o impurezze, ma di inclusioni naturali interne ai cristalli dei Diamanti; nei cristalli, in fase di crescita-formazione, capita vengano intrappolati all’interno della sua struttura cristallina dei piccolissimi elementi estranei ai cristalli dei Diamanti, queste inclusioni interne vengono considerate come fossero delle “impronti digitali” dei Diamanti, rendendoli unici; è quindi corretto parlare di Caratteristiche dei Diamanti e Non di difetti.

Queste inclusioni Naturali Interne, se piccole Non pregiudicano assolutamente la bellezza dei Diamanti, salvo il caso in cui diventino evidenti all’ occhio.
La corretta classificazione viene determinata da professionisti (Gemmologi) che fanno la valutazione e l’analisi, con l’ausilio di lente o microscopio a 10 X (10 ingrandimenti), quindi fino al grado di “Purezza” SI2 l’occhio non deve vedere assolutamente niente, se correttamente classificato.
Molti Brands, utilizzano purezze che vanno da IF a SI2, questo non solo per fattori commerciali, per poter proporre, oltre a Diamanti Internamente puri (IF), anche Diamanti con alcune inclusioni (VVS, VS, SI), che possono favorire un prezzo più contenuto, ma Non penalizza la bellezza generale della Gemma.
Classificazione Purezza dei Diamanti:

  • FL (puro internamente ed esternamente a lente 10 X); usato solo da alcuni Laboratori Gemmologici e non da tutti.
  • IF (puro internamente a lente 10 X).
  • VVS1, VVS2 (inclusioni molto molto piccole, difficili visibili a lente 10 X).
  • VS1, VS2 (inclusioni molto piccole, poco visibili a lente 10 X).
  • SI1, SI2, SI3 (inclusioni piccole, visibili a lente 10 X); P.S.: il grado SI3 Non viene utilizzato e riconosciuto da molti Istituti e Laboratori Gemmologici importanti.
  • I1 (inclusioni difficili da vedere a occhio nudo), I2 (inclusioni visibili a occhio nudo), I3 (inclusioni ben visibili a occhio nudo).

Carati (Carat)

E’ l’unità di misura con cui si pesano (massa), tutte le gemme preziose, Diamanti compresi, ovviamente; da quì in avanti indicato con le iniziali ct.

1 ct. corrisponde ad 1/5 di grammo, quindi 5 ct. corrispondono ad 1 grammo, la sotto unità del ct. è il “Punto” un centesimo di ct., quindi tutti i Diamanti che pesano meno di 1 ct. potrebbero avere indicazioni del peso in “Punti”, es. un Diamante di 20 Punti = ct. 0.20, l’indicazione diretta in ct. resta in assoluto la più usata e corretta. Esistono anche altre sotto unità che ormai sono in disuso da diversi anni e quindi non li prenderemo in considerazione.

La parola Carato, ha origini dal fatto che una volta si usavano i semi di Carrubo, quando non c’erano strumentazione adeguate, i semi di Carrubo hanno la proprietà di avere un peso sorprendentemente regolare, quindi al tempo un metodo ideale per pesare i Diamanti e altre Gemme preziose.

Pulizia e manutenzione

Spesso ci chiedono come pulire i gioielli con Diamanti, la risposta spontanea è: affidatevi al gioielliere di fiducia, che in poco tempo, con strumenti professionali apporterà una accurata pulizia del gioiello, eseguito da un’ orafo esperto.
Comunque vi ho preparato un Articolo in cui vi descrivo come potete semplicemente pulirli in casa, da soli.
Questo tipo di intervento fatto da un professionista, può comunque tornare utile a far controllare con l’occasione i gioielli, potrebbero aver bisogno di qualche intervento di sistemazione o manutenzione, necessari a ripristinare i gioielli dall’usura degl’anni, non sempre questi interventi richiedono spese elevate, a volte anche con interventi parziali si può mantenere in buone condizioni il vostro gioiello.
Sappiate che il grasso aderisce facilmente ai Diamanti, quindi se usate i vostri gioielli anche in lavori che prevedano il contatto diretto con questo elemento (grasso), i Diamanti tenderanno a perdere (momentaneamente) facilmente la loro naturale luminosità.
Tranquilli dopo una bella pulitura torneranno belli e luminosi come prima.

Alcuni di voi hanno chiesto se era possibile avere maggiori specifiche su questo argomento, quindi abbiamo dedicato un Articolo completo a: Pulire i gioielli in Oro, Argento, con Pietre preziose.

Caratteristiche dei Diamanti

Vediamo altri parametri meno conosciuti ma altrettanto importanti che determinano la qualità dei Diamanti, come la Fluorescenza, proporzioni di Taglio, Finitura, Pulitura ma anche dimensioni e finiture della Cintura e dell’ Apice.

Fluorescenza (Fluorescence)

E’ la reazione che alcuni Diamanti possono avere a luce Ultravioletta a onde lunghe (366 nm), circa il 50% dei Diamanti presentano una reazione sull’Azzurro (ma non solo), si veda l’esempio dell’imagine, lo stesso Diamante a luce naturale a sinistra e a destra sottoposto a luce UV; è un fattore del tutto naturale, che generalmente non influisce sulla bellezza e preziosità dei Diamanti, salvo nei casi in cui la Fluorescenza risulti essere media o forte.
Questo tipo di verifica viene applicata sempre ai Diamanti con Certificato Gemmologico, analisi che non viene applicata di prassi nella Verifica gemmologica, essendo un controllo solo delle caratteristiche principali.
La Fluorescenza è un fenomeno temporaneo, spenta la sorgente di luce UV, l’effetto di Fluorescenza nei Diamanti sparisce.
La Fluorescenza nei Diamanti viene classificata mediamente in 4 gradi differenti, alcuni Istituti Gemmologici utilizzano anche 7 gradi:

  • None (Nessuna-Nulla)
  • Faint (Debole)
  • Medium (Media)
  • Strong (Forte)

Proporzioni (Cut, Polish, Symmetry)

Sono parametri strettamente legati alla qualità del taglio (come già accennato), viene segnalata la qualità delle Proporzioni generali del Taglio (Cut), le Finiture e la Lucidatura delle faccette (Polish), 3 parametri (che in alcuni Certificati li raggruppano solo in 2); in alcuni casi, degli enti certificatori usano Ideal o Excellent considerandoli come pari classificazione.
Più si eleva il grado di qualità e precisione del taglio, più aumenterà la brillantezza e la luce riflessa dei Diamanti, l’importanza di questa caratteristica è fondamentale, ma diventa molto importante, all’aumentare della dimensione dei Diamanti.
Le Proporzioni di Taglio (Cut), Politura (Polish), Simmetria (Symmetry), vengono classificate in:

  • Excellent (Eccellente) –
  • Ideal (Ideale)
  • Very Good (Molto Buono)
  • Good (Buono)
  • Fair (Medio)
  • Poor (Mediocre)

Cintura (Girdle)

Può avere uno spessore variabile a seconda della scelta del tagliatore, va da: molto sottile (Very Thin), sottile (Thin), media (Medium), spessa (Thick), molto spessa (Very Thick).
Normalmente la maggior parte dei Diamanti son tagliati con Cintura sottile o media, si tende ad evitare troppo sottile per problemi in fase di incastonatura, e troppo spessa per peggioramenti estetici.
La cintura dei Diamanti viene spesso Smerigliata (Frosted), lasciandola opaca (preferito da molti), in alternativa alcune volte può essere Sfaccettata (Faceted) o Lucidata (Polished), questo non aumenta o diminuisce la qualità in sè o il valore, è semplicemente una scelta estetica o pratica del tagliatore.
Lo spessore Cintura (Girdle) viene classificata usando da 5 a 7 gradi, a seconda degli Istituti Gemmologici:

  • Very Thin (Molto Sottile)
  • Thin (Sottile)
  • Medium (Media)
  • Thick (Spessa)
  • Very Thick (Molto Spessa)

Apice (Culet)

E’ la punta che si trova sulla parte inferiore (padiglione), nei Diamanti può essere appuntita o sfaccettata, anche in questo caso generalmente non pregiudica la qualità, salvo quando (pochi casi), la faccetta sull’Apice sia troppo grande ed evidente.
L’Apice viene classificato in 5 gradi, ma si arriva ad usarne anche 7:

  • Pointed (Appuntito)
  • Very Thin (Molto Sottile)
  • Thin (Sottile)
  • Medium (Medio)
  • Thick (Spesso)
  • Very Thick (Molto Spesso)

Precisazione:
Le caratteristiche, che vanno oltre le “classiche” 4C, non vengono verificate normalmente nella semplice “verifica”, nei gioielli di normale produzione, anche per contenimento dei costi, in quanto su pietre di piccole dimensioni, avrebbe una incidenza notevole sul prezzo.
La ricerca di queste caratteristiche aggiuntive richiede una approfondita e accurata “analisi gemmologica”, con la quale viene rilasciato un “certificato Gemmologico”, considerata da molti come la “ Carta di identita’ ” dei Diamanti, vengono segnalati e descritti tutti gli elementi possibili e identificabili sulla gemma in questione. Generalmente i Diamanti usati nei gioielli commerciali sono accompagnati da una “garanzia” o meglio definito “ certificato di autenticita’ ” in cui si segnalano le caratteristiche generali del gioiello che state acquistando, mentre sui gioielli più importanti o costruiti su misura dai professionisti, spesso viene privilegiato il “ certificato gemmologico ”.
E’ una scelta commerciale personale del venditore, non ci sono obblighi in questo momento che vadano oltre la normale documentazione.

Certificati Gemmologici sono emessi da laboratori gemmologici indipendenti, sparsi in tutto il mondo, molti ma non tutti egualmente precisi ed affidabili, fatevi consigliare sempre da seri professionisti (meglio se gemmologi), che possono darvi eventuali indicazioni sulle certificazioni affidabili presenti in commercio.

Caratteristiche Fisico - Chimiche dei Diamanti

Durezza: 10 sulla scala relativa di Mohs
Piccolo chiarimento non conosciuto da tutti, la scala di Mohs, tra le più usate e menzionate è una scala relativa che và da 1 a 10, dove 1 è il materiale naturale più tenero in assoluto e 10 il materiale naturale più duro in assoluto, ma le proporzioni di durezza non sono esattamente equidistanti e proporzionali.
Prendiamo nel nostro caso, Diamanti durezza 10 di Mohs e Corindoni durezza 9 di Mohs, si potrebbe pensare che i Diamanti siano più duri dei Corindoni di 1/10, invece così non è; i Diamanti sono 140 volte più duri dei Corindoni, infatti ci si dovrebbe riferire alla scale di Vickers dove le durezze sono misurate non su scala relativa, ma effettiva, quindi si ha maggiore precisione tra la differenza di durezza dei vari materiali, non risulta però di facile comprensione e di veloce confronto per l’utilizzo quotidiano, quindi molti per comodità continuano ad uare solo quella di Mohs.

Esempio pratico, Durezza dei Diamanti e Corindoni su scala di Mohs e di Vickers:

                   Mohs          Vickers
 
Diamanti:     10             8400
 
Corindoni:     9              2000
 
Densità:       3,50/3,55
 
Sfaldatura (rottura): facile, parallela alle facce dell’ottaedro.
Non ci si deve spaventare, in pratica, nella vita di tutti i giorni, è molto difficile che accada, il colpo che potrebbe provocare dei danni deve essere preciso e direzionato con la giusta angolazione, non è sicuramente impossibile rompere dei Diamanti, ma capita di rado.
  • Cristallo: (sistema cubico), ottaedro, cubo, rombodecaedro.
  • Elemento Chimico: C (carbonio).
  • Trasparenza: da trasparente a opaco.
  • Fluorescenza: molto variabile.

Giacimenti di Diamanti

I principali giacimenti di Diamanti nel mondo si trovano in Africa, Australia, Russia, Canada, Cina, Brasile, Venezuela e altri piccoli giacimenti di minore importanza.
Si potrebbe menzionare per importanza quali siano oggi i maggiori produttori, ma basti sapere che quelli elencati probabilmente resteranno i principali, infatti è impossibile sapere e prevedere quando si scopriranno nuovi giacimenti e quale quantità e qualità estrattiva questi potranno dare.
I giacimenti minori arrivano ad avere una resa di ct. 0,20 per ogni tonnellata di roccia estratta, fino ad arrivare ai giacimenti più remunerativi con ct. 7 per ogni tonnellata.

Imitazione dei Diamanti

Da sempre l’uomo ha cercato di imitare e copiare madre natura, anche in questo caso non fà eccezione. Di imitazioni né esistono di vario tipo e genere, imitazioni “povere” difficilmente confondibili con i Diamanti e altre molto difficili da riconoscere.
Le più conosciute sono:

Vetro piombo (Strass), GGG (Galliant), Niobato di Litio (Linobato, Linobate), TiTanato di stronzio (Fabulite, Diagem), YAG (Diamonair, Cirolite), Zirconia cubica (Dievalite, Phianite, Fianite) comunemente (erratamente) chiamato Zircone, Moissanite sintetica, Diamante sintetico.
Chi volesse approfondire l’argomento può vedere l’articolo Gemme Sintetiche e Artificiali.
Esistono anche delle gemme Naturali che sono state usate come imitazione dei Diamanti, queste sono: Berillo, Cerussite, Corindone, Quarzo ialino, Scheelite, Sfalerite, Topazio, Zircone.

Poche di queste gemme Sintetiche o Artificiali sono oggi usate e diffuse sul mercato e possono essere considerate come imitazioni dei Diamanti, comunemente le più diffuse sono:

Vetro piombo: comunemente chiamato “Strass” molto diffuso nella Bijoux di Metallo e Argento (imitazione povera facilmente riconoscibile).

Zirconia cubica: erroneamente chiamata “Zircone”, perchè erroneamente?, perchè esiste una pietra Naturale che si chiama Zircone e che non ha niente a che vedere con la Zirconia cubica (imitazione economica riconoscibile).

Moissanite sintetica: chiamata semplicemente Moissanite, questa gemma è apparsa da pochi anni sul mercato dei gioielli, risulta essere la migliore imitazione dei Diamanti in quanto ha caratteristiche molto simili, non riconoscibile dalle persone comuni e da alcuni commercianti, ma identificabile senza grandi difficoltà dai Gemmologi.

Diamante sintetico: questo è sicuramente la gemma sintetica più complessa da identificare anche per i Gemmolgi che non siano attrezzati con apparecchiature sofisticate, presenti in genere solo nei grossi laboratori di analisi.
In tutto e per tutto risultano Diamanti, quindi ci vogliono test approfonditi per la sua identificazione.
Ciò nonostante l’argomento non pone attualmente preoccupazioni particolari in quanto il costo per produrre Diamanti sintetici è pari se non superiore ai costi di estrazione di quelli naturali.

Sofisticazioni e trattamenti nei Diamanti

Qualcuno di voi si chiederà se esistono trattamenti di abbellimento fatti ai Diamanti.
Ebbene si, ma non vi dovete preoccupare, potete leggere i particolari alla fine dell’ articolo Artificiali e Sintetici, dove viene affrontato l’argomento.
Comunque ricordate, acquistare Marchi/Brands e su canali sicuri vi dà la sicurezza nell’acquisto.

Come nascono i Diamanti

I cristalli di Diamanti si sono formati milioni di anni fà a centinaia di Km dalla superficie terrestre, dove altissime temperature e alte pressioni trasformano il semplice Carbonio in cristalli di Diamanti (Carbonio puro cristallizzato), poi attraverso un incredibile e lungo viaggio, affiorano sulla superficie terrestre attraverso l’eruzione dei vulcani, che possono spargere i cristalli di Diamanti anche a centinaia di Km.

I ritrovamenti di Diamanti infatti sono avvenuti in vari tipi di giacimenti e luoghi, dalla tipica miniera trovata su ex cratere di vecchi vulcani, giacimenti alluvionali lungo fiumi o spiagge e in alcuni casi anche su fondali marini.
Attualmente le principali estrazioni sono in: Africa, Americhe, Australia, Russia, Asia.
Il termine Diamante deriva dal greco antico “adamas”, invincibile, indomabile, incorruttibile.
Dai dati storici si risale all’apparizione dei Diamanti circa 2800 anni fa, qualcuno pensa che la loro apparizione sia ancora piu’ antica, ma non ci sono documenti storici che lo provino.

Inizialmente usati esclusivamente da potenti che volevano dimostrare il loro stato symbol e potere.
Adornavano gioielli, corone, scettri e altri oggetti ornamenteali, spesso indossati dai più potenti e rinomati Imperatori e Re.
Fino a non molti anni fà esclusivo privilegio di persone potenti e influenti sullo scenario mondiale; oggi invece sono fortunatamente e piacevolmente indossati e apprezzati dal vasto pubblico.

Diamanti famosi

Di seguito vi elencheremo i dati essenziali dei più famosi Diamanti fino ad oggi trovati e tagliati dall’uomo.

  • Sancy ct. 55 trovato nel 1470
  • Fiorentino (Toscano) ct. 137.27 nel 1657 era proprietà della famiglia Medici di Firenze, donato nel 18° secolo alla corona degli Asburgo, attualmente si ignora chi né sia in possesso
  • Dresda ct. 41 trovato nel 1742
  • Koh-i-noor ct. 108.93 trovato nel 1739 ricavato da una gemma rotonda tagliata precedentemente
  • Scià (Shah) ct. 88.70 donato nel 1829
  • Hope ct. 45.52 trovato nel 1830
  • Tiffany ct. 128.51 trovato nel 1878
  • Cullinan 1 (Stella d’Africa) ct. 530.20 trovato nel 1908 , questa è la gemma principale assieme ad altre 104 ricavate da un grezzo di ct. 3106.
  • Cullinan 2 ct. 317.40
  • Cullinan 4 ct. 63.60 trovato nel 1908 , una delle 105 pietre ricavate dal Cullinan
  • Nassak (Occhio dell’idolo) ct. 43.38 ottenuto da una gemma precedente di ct. 90 e ritagliato nel 1927
  • Centenary ct. 273
  • De Beers ct. 234.50
  • Gran Mogol ct. 787.50
  • Woyie River ct. 770
  • Presidente Vargas ct. 726.60
  • Jonker ct. 726.60
  • Jubilee (Reitz) ct. 650.80
  • Nizan ct. 277
  • Orlow ct. 189.60
  • Regent (Pitt) ct. 140.50
  • Victoria ct. 228.50

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